17 settembre 2006

Voi mi uccidete le cose

Io temo tanto la parola degli uomini.
Dicono tutto sempre così chiaro:
questo si chiama cane e quello casa,
e qui è l'inizio e là è la fine.
E mi spaura il modo, lo schernire per gioco,
che sappian tutto ciò che fu e sarà;
non c'è montagna che li meravigli;
le loro terre e giardini confinano con Dio.
Vorrei ammonirli, fermarli: state lontani.
A me piace sentire le cose cantare.
Voi le toccate: diventano rigide e mute.
Voi mi uccidete le cose.

Rainer Maria Rilke, Le poesie giovanili

12 settembre 2006

affranto e compassionevole il buon dio osserva inerte...

...non riesco a lavorare... pomeriggio in solitaria a casa, una catasta di cosine da fare qui di fronte alla mia efficentissima postazione informatica, ma nulla che esca. E' come se l'esser sola non facesse che agevolare questa mia caduta che poi è un volo, una discesa, una possibilità che chiedo a me stassa di concedermi tempo e spazio per vagare...
...e allora vago per la rete... ad ascoltare musica indipendente... a farmi trascinare dal filo resistente delle intercettazioni di linee di collegamento e di connessione tra le situazioni e i luoghi e le persone e i saperi che riguardano la psichiatria e la riabilitazione e i centri diurni eccetera eccetera... filo resistente ma di giorno in giorno più nauseante... più pressante e allo stesso tempo più espulsivo. Il mio compagno di strada e di avventure ora è preso dalla sua attività sociale e politica. E' un momento difficile, di tensione e di nuova proposizione. Io potrei vorrei dovrei esser lì con lui ma neanche questo mi riesce di fare in questo pomeriggio... LA MUSICA MI CULLA... la trovo adatta a questo ORA. Sono entrata in "myspace" e lì basta poco per trovare. 18 e 34. non passa questo peso, questa colpa d'esser qui e non al suo fianco. esser qui non per lavorare ma per vagare, che di lavorare proprio non se ne parla. almeno per ora.
mentre questo sfogo si fa solo sterile elencazione di sensazioni. elenco.
tra pochi mesi si chiuderà questa esperienza al centro diurno di lecce. ne sono sicura, quest'anno me lo sento. quest'anno le nostre convenzioni non verranno rinnovate. non posso che prenderne atto piano piano, lentamente così che tutto questo non mi schiacci. troverò, come ho sempre detto, un altro modo per fare questo lavoro. dopo sei anni di esperienza non sarà che così. e se anche non fosse... ho altre risorse... la grafica... l'editoria... il mondo dei libri...
quanto meno so, da dove si comincia...
non ne morirò.
sulla rete è difficile comprendere il confine tra le buone e le cattive pratiche in psichiatria. tutti bravi o tutti giù per terra è la stessa cosa. non è la stessa cosa sulla pelle dei pazienti impazienti...
stop

11 settembre 2006

WALKING ON THE MOON

WALKING ON THE MOON
WALKING ON THE MOON
WALKING ON THE MOON
WALKING ON THE MOON
WALKING ON THE MOON

03 settembre 2006

no, francesco!



no
no no!
non mollare...
possibile che niente e nessuno siano stati capaci di darti una mano in questi anni?
non al regista ma all'uomo.

no
no no
non mollare!!!
agganciati alla vita
assaggia la morte
per saperla e poterla
riconoscere e respingere
solo per questo!
non cedere al fascino della sua semplicità...
della sua facilità...
puoi.
devi.

02 settembre 2006

luminosa

sole
e
vento
insieme
aria fresca.

e ora il tempo si dilata
è l'arco di un intero pomeriggio
ma posso cogliere l'occasione per restare
in compagnia della mia amata solitudine.

non credevo mi sarebbe mancata tanto
non sapevo potesse diventare preziosa a tal punto.

io che l'ho sempre frequentata
con semplicità
inconsapevole.

ho con me il nuovo disco di
THOM YORKE
voce dei RADIOHEAD
alla sua prima da solista.

lo trovo ottima compagnia
per me e la mia solezza
a completare questa atmosfera di rara preziosità
luce e pace.