Visualizzazione post con etichetta musica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta musica. Mostra tutti i post

05 ottobre 2009

gracias a la vida...


En el día de la fecha, en la ciudad de Bs As, Argentina, tenemos que informarle que la señora Mercedes Sosa, la más grande Artista de la Música Popular Latinoamericana, nos ha dejado. (Nella giornata di oggi, nella città di Buenos Aires, comunichiamo che la signora Mercedes Sosa, la più grande artista della musica popolare latinoamericana, ci ha lasciato)

http://www.mercedessosa.com.ar/
http://lamercedessosa.blogspot.com/

26 agosto 2009

soffio d'angelo

Baciami la bocca e soffia vento
e allontana via le nubi
che mi fan piovere dentro
portami su un prato dipinto di stelle
colorato dalla tua mente
sulle pareti del cosmo
e poi stringimi forte
fai leggera la morte
perchè l'amore è parte
eterna dell'universo

Sono ruzzolate le parole
che tenevo nella mente
per finire questa canzone.
Pigra s'alza l'anima e poi vola
e dolcemente si allontana
sulle note di questa nenia

da da da da da...

Apri la tua bocca e soffia vento
e spingimi più in alto
al di là fuori dal tempo.
Bobo Rondelli

22 agosto 2009

L’immagine di te

Come l’alba dentro i vicoli
Mi sorprende il tuo calore
Fingo ancora di dormire sai
Mentre scivoli da me

La tua assenza ha molte vittime
Io che non so più aspettare
Crollano chiese infallibili
Sulle spalle degli eroi

L’immagine di te
L’immagine
Che il desiderio
Non fa spegnere


L’amore che fa impazzire gli dei
Svanisce nei giorni che non avrò mai
Io dove sarò
Tu dove sarai

Notte che già scioglie i vincoli
Scopro al vento il mio dolore
Colmo il vuoto con i simboli
Mentre fuggi via da me

L’immagine di te
L’immagine
Che il desiderio
Non fa spegnere


L’amore che fa impazzire gli dei
Svanisce nei giorni che non avrò mai
Io dove sarò
Tu dove sarai
L’amore che mi separa da lei
Raccoglie la guerra che è parte di noi
Io dove sarò
Tu dove sarai

[radiodervish]

01 novembre 2008

Il paradiso dei calzini


Dove vanno a finire i calzini
quando perdono i loro vicini
dove vanno a finire beati
i perduti con quelli spaiati
quelli a righe mischiati con quelli a pois
dove vanno nessuno lo sa
Dove va chi rimane smarrito
in un’alba d’albergo scordato
chi è restato impigliato in un letto
chi ha trovato richiuso il cassetto
chi si butta alla cieca nel mucchio
della biancheria
dove va chi ha smarrito la via
Nel paradiso dei calzini
si ritrovano tutti vicini
nel paradiso dei calzini..
Chi non ha mai trovato il compagno
fabbricato soltanto nel sogno
chi si è lasciato cadere sul fondo
chi non ha mai trovato il ritorno
chi ha inseguito testardo un rattoppo
chi si è fatto trovare sul fatto
chi ha abusato di napisan o di cloritina
chi si è sfatto con la candeggina
Nel paradiso dei calzini..
nel paradiso dei calzini
non c’è pena se non sei con me
Dov’è andato a finire il tuo amore
quando si è perso lontano dal mio
dov’è andato a finire nessuno lo sa
ma di certo si trovera’ la’..
Nel paradiso dei calzini
si ritrovano uniti e vicini
nel paradiso dei calzini
non c’è pena se non sei con me
non c’è pena se non sei con me.

[Vinicio Capossela, Da Solo, 2008]
[foto 'rubata' a Danilo Conti, artista di Fano / www.daniloconti.it)

11 maggio 2008

mr...


How can I tell you that I love you, I love you
But I can’t think of right words to say
I long to tell you that I’m always thinking of you
I’m always thinking of you, but my words
Just blow away, words just blow away
It always ends up to one thing, honey
And I can’t think of right words to say.

Wherever I am girl, I’m always walking with you
Yes I’m always walking with you, but I look and you’re not there
Whoever I’m with, I’m always, always talking to you
Yes I’m always talking to you, but I’m sad that
You can’t hear, sad that you can’t hear
It always ends up to one thing, honey,
When I look and you’re not there.

I need to know you, need to feel my arms around you
Feel my arms around you, like a sea around a shore
And - each night and day I pray, in hope
That I might find you, yes, in hope that I might
Find you, because hearts can do no more, hearts can do no more
It always ends up to one thing honey, still I kneel upon the floor.

How can I tell you that I love you, I love you
But I can’t think of right words to say
I long to tell you that I’m always thinking of you
Yes, I’m always thinking of you, but my words
Just blow away, words just blow away
It always ends up to one thing honey
And I can’t think of right words to say …

13 agosto 2007

Fabrizio De André inedito.



...bello soprattutto osservare il tratto della sua calligrafia.
il modo di utilizzarla di lavorare sulle idee di leggere di appuntare nei libri a margine del testo o dietro di pensare di ragionare scrivendo.
*
non sono cose senza importanza. sanno dire tanto di una persona.
qui di de andrè. il mio padre musicale, così mi è sempre piaciuto definirlo.
senza mai deludermi perchè mai, credo, l'ho idealizzato.
ora mi è familiare, nel metodo, anche quell'approccio ai libri e alle letture in genere.
ho vissuto come un consiglio di lettura da parte di de andrè il riferimento allo scrittore àlvaro mutis presente nel disco anime salve, nel brano 'smisurata preghiera'.
in una libreria a cagliari ho allora comprato il mio primo libro di mutis, che era l'ultimo uscito per i tipi di einaudi in quel momento. mi è piaciuto così tanto che, come sempre mi accade quando incontro una scrittura che mi cattura, pian piano ho cercato e letto tutti i libri tradotti in italiano di questo grandioso autore colombiano.
ora che ci penso, quest'anno è entrato nella mia vita un altro, lui piccolo, stimabilissimo àlvaro: ha 5 anni e viene dalla colombia.
**
quella calligrafia veloce e maiuscola... veloce e chiara come i pensieri... le idee da afferrare...
una volta è stato nella mia città per un concerto. il tour era quello di nuvole oppure di creuza de ma, ora proprio non ricordo.
io e la mia piccola cricca, il mio amore mio papà mia sorella piccola e qualche altro conoscente,
l'abbiamo atteso alla porta, dietro al teatro. così... senza grosse aspettative...
è uscito dopo forse un'ora. grande sorriso sulle labbra, immancabile sigaretta, lento si è lasciato circondare
senza alcuna ansia o fretta, si è lasciato abbracciare e avvicinare con assoluta semplicità.
abbiamo riso e scherzato insieme forse per mezzora tanto che è stato spontaneo anche scattare delle foto di gruppo
senza avere l'impressione di interpretare la solita cretina parte dei fan in cerca di souvenir...
senza fantismo. semplicemente. ci siamo trovati e la vicinanza la familiarità che un musicista genera e instaura con il suo operato intenso e profondo nell'ascoltatore, che lui mai conosce personalmente, non sono state sdegnate nè snobbate come invece praticamente sempre accade.
questo ho sentito al contrario di tutte le altre volte che ho provato ad avvicinare una persona che ha una sua sfera pubblica. nessuno, tra quelli avvicinati (escluso f.d.a. ovviamente), ci aveva un buon rapporto con questa diavolo di sfera... tutti tesi nervosi snob maleducati rigidi arroganti superiori disumani, o forse troppo umani...
tutte le volte mi son detta, sarebbe stato meglio lasciar perdere. non cercare l'uomo dietro la sua creazione che amo tanto...
è deludente. rovina anche le future fruizioni...

fabrizio de andrè ha lasciato dentro di me un ricordo e un pensiero 'rotondo'
pienamente positivo.
intensamente familiare.
eppure non eravamo amici.
o forse sì!

come ha detto nicola piovani nell'intervista audio a repubblica.it
fabrizio manifestava il suo pensiero 'essendo' quello che pensava.
agendo quello che pensava.
senza bisogno di parlarne.
ecco così.

* [la musica non è simbolica. la musica rappresenta se stessa.
è un fenomeno protomentale, anticipa la ragione. evoca, ma non simbolicamente.]
** [nell'estasi, il coorpo si muove talmente in fretta che resta immobile.
questo nell'estasi mistica come nell'estasi della contemplazione di un'opera d'arte.]
in riferimento all'articolo apparso su Repubblica di domenica 12 agosto 2007
e ai video apparsi su tv.repubblica.it dello stesso giorno. da cui le immagini 'calligrafiche' sono tratte.
una bella galleria di fotografie è visibile su:
http://www.repubblica.it/2006/08/gallerie/spettacoliecultura/de-andre/de-andre.html
o cliccando su questa icona:

24 luglio 2007

ho sempre me


I tuoi grandi sorrisi
accendono il buio
però menti se scrivi che
torni subito

O forse è meglio così
io non t’aspetto
potrei avere qualche problema se tu
tornassi davvero, ma...

[cristina donà, 'ho sempre me' in 'tregua' - le sue parole, i miei pensieri, adesso]

04 luglio 2007

In fondo al mare

In fondo al mare cadono le onde.
Riposano per ripartire
e lasciano un’impronta sulla sabbia
prima di sparire.

In fondo al mare nuotano i miei sogni,
pronti per risalire.
Si aprono nell’acqua come fiori
e in un istante
vanno verso il cielo.

Dedicami i tuoi spazi e quest’immenso blu.
Quale distanza serve per toccare terra?
Voglio restare dentro questo quadro blu,
qui in fondo al mare.

In fondo al mare naviga il silenzio,
rinchiuso dentro a sfere d’aria.
Lo guardo allontanarsi e diventare
...l’universo in fondo al mare.

Dedicami i tuoi spazi e quest’immenso blu.
Quale distanza serve per toccare terra?
Voglio restare dentro questo quadro blu,
qui in fondo al mare.

Cristina Donà, "Dove sei tu" 2003

17 giugno 2007

Goccia




1999: il secondo album "Nido" vede diverse collaborazioni importanti (dalla pre - produzione di Mauro Pagani, all'apporto musicale di Morgan fino a Manuel Agnelli, ancora come produttore) e il "grande uomo magico" Robert Wyatt decide di "intervenire" in una delle canzoni piu' amate da Cristina Dona', "Goccia".


Specchio di pioggia e asfalto
ci naviga dentro il cielo
grigio bianco
acqua e cielo

ma tu sei una goccia che non cade
e ritarda la mia guarigione
come ultima frase da terminare

Piccole navi col motore spento
aspettano un segno dal faro
così lontano

specchio di pioggia e asfalto
oggi il mio viso è più leggero
senza pianto
solo acqua e cielo

ma tu sei una goccia che non cade
e rimanda la mia guarigione
come un rumore sospeso che
non esplode

ancora navi col motore spento
aspettano un segno dal faro
così lontano.

08 maggio 2007

scopro in radio...



Non sopporto più il fango di parole vane
Voglio da morire l’eco di un silenzio siderale
Mordo frutti e i fianchi alla vita e ascolto le mie carni

Dentro qui dentro qui
Grumi di presenze isteriche e assenze illogiche
Dentro qui dentro qui
Nodi di assenze illogiche e presenze isteriche

Patrizia Laquidara, "dentro qui" • indirizzo portoghese • 2003

04 maggio 2007

crush

Crazy how it feels tonight
Crazy how you make it all alright love
You crush me with the things you do
I do for you anything too
Sitting smoking feeling high
In this moment it feels so right
Lovely lady
I am at your feet
God I want you so badly
I wonder this
Could tomorrow be
So wondrous as you there sleeping
Let's go drive 'till morning comes
Watch the sunrise to fill our souls up
Drink some wine 'till we get drunk
It's crazy I'm thinking
Just knowing that the world is round
Here I'm dancing on the ground
Am I right side up or upside down
Is this real or am I dreaming
Lovely lady
Let me drink you please
I won't spill a drop I promise you
Lying under this spell you cast on me
Each moment
The more I love you
Crush me
Come on
It's crazy I'm thinking
Just knowing that the world is round
Here I'm dancing on the ground
Am I right side up or upside down
Is it real or am I dreaming
Lovely lady
I will treat you sweetly
Adore you I mean you crush me
It's times like these
When my faith I feel
And I know how I love you
Come on
Lady
It's crazy I'm thinking
Just as long as you're around
And here I'll be dancing on the ground
Am I right side up or upside down
To each other we'll be facing
By love we'll beat back the pain we've found
You know
I mean to tell you all the things I've been thinking deep inside
My friend
With each moment the more I love you
Crush me
Come on
So much you have given love
That I would give you back again and again
Meaning I'll hold you
And please let me always

[DMB]

09 marzo 2007

goccia


Specchio di pioggia e asfalto
ci naviga dentro il cielo
grigio bianco
acqua e cielo
ma tu sei una goccia che non cade
e ritarda la mia guarigione
come ultima frase da terminare

Piccole navi col motore spento
aspettano un segno dal faro
così lontano

specchio di pioggia e asfalto
oggi il mio viso è più leggero
senza pianto
solo acqua e cielo

ma tu sei una goccia che non cade
e rimanda la mia guarigione
come un rumore sospeso che
non esplode

ancora navi col motore spento
aspettano un segno dal faro
così lontano...

[Cristina Donà, Manuel Agnelli]
[foto mia]

12 febbraio 2007

Viento


Viento scioscia stanotte
trase pe' sotta e fatte senti'
viento, viento
viento nce resta pe'nce
'ncazza'.
Viento trase dint'e piazze
rump'e feneste
e nun te ferma'.
Viento, viento
puorteme 'e voci
'e chi vo' allucca'

[Pino Daniele, 1979]

09 febbraio 2007

che cosa sono le nuvole

Che io possa esser dannato
se non ti amo.
E se così non fosse
non capirei più niente.
Tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo... così.

Ah, ma l'erba soavemente delicata
di un profumo che dà gli spasimi
Ah, ah! Tu non fossi mai nata!
Tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo... così.

Il derubato che sorride
ruba qualcosa al ladro
ma il derubato che piange
ruba qualcosa a se stesso.
Perciò io vi dico
finché sorriderò
tu non sarai perduta.

Ma queste son parole
e non ho mai sentito
che un cuore, un cuore affranto
si cura con l'udito.
E tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo... così.

[pasolini-modugno]

meravigliosa e soave
l'interpretazione di stefano bollani
nell'album "I visionari"!
me ne riempio l'anima...

31 dicembre 2006

gracias



Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me dió dos luceros, que cuando los abro
Perfecto distingo, lo negro del blanco
Y en el alto cielo, su fondo estrellado
Y en las multitudes, el hombre que yo amo

Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me ha dado el oído, que en todo su ancho
Graba noche y día, grillos y canarios
Martillos, turbinas, ladridos, chubascos
Y la voz tan tierna, de mi bien amado

Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me ha dado el sonido, y el abecedario
Con el las palabras, que pienso y declaro
Madre, amigo, hermano y luz alumbrando
La ruta del alma del que estoy amando

Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me ha dado la marcha, de mis pies cansados
Con ellos anduve, ciudades y charcos
Playas y desiertos, montañas y llanos
Y la casa tuya, tu calle y tu patio

Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me dió el corazón, que agita su marco
Cuando miro el fruto del cerebro humano
Cuando miro el bueno tan lejos del malo
Cuando miro el fondo de tus ojos claros

Gracias a la vida, que me ha dado tanto
Me ha dado la risa y me ha dado el llanto
Así yo distingo dicha de quebranto
Los dos materiales que forman mi canto
Y el canto de ustedes, que es el mismo canto
Y el canto de todos, que es mi propio canto
Y el canto de ustedes, que es mi propio canto.

::::::::::::

Grazie alla vita che mi ha dato tanto
mi ha dato due occhi che quando li apro
chiaramente vedo il nero e il bianco
chiaramente vedo il cielo alto brillare al fondo
nella moltitudine l'uomo che amo

Grazie alla vita che mi ha dato tanto
mi ha dato l'udito così certo e chiaro
sento notti e giorni, grilli e canarini
turbini, martelli ed i lunghi pianti di cani
e la voce tenera del mio amato

Grazie alla vita che mi ha dato tanto
mi ha dato il passo dei miei piedi stanchi
con loro ho attraversato città e pozze di fango
lunghe spiagge vuote, valli e poi alte montagne
e la tua casa e la tua strada e il tuo cortile

Grazie alla vita che mi ha dato tanto
del mio cuore in petto il battito chiaro
quando guardo il frutto della mente umana
quando vedo la distanza tra il bene e il male
quando guardo il fondo dei tuoi occhi chiari

Grazie alla vita che mi ha dato tanto
mi ha dato il sorriso e mi ha dato il pianto
così io distinguo la buona o brutta sorte
così le sensazioni che fanno il mio canto
grazie alla vita che mi ha dato tanto.

Violeta Parra

24 novembre 2006

welcome to the cruel world


it's a cruel world
try to enjoy your stay

yes it is a cruel world
when you're tryin' to get by
it's a cruel world
when you've seen the look in their eye
makes life hard living
but i'm so scared to die

welcome to the cruel world
welcome

[ben harper nel 1994]

18 novembre 2006

ritorneremo a respirare


Daremo aria a queste stanze
molto prima che sia Natale
prima che quest'ossido di carbonio
cominci a farci male.

Staremo accanto alla finestra
dritti nell'aria della sera
ritorneremo a respirare
ritroveremo la maniera.

Amore mio.

Non abbiamo scelto un abito scuro
anche se non ci starebbe malissimo
praticando una teoria meccanica
basata sull'aria.

Ma ognuno ha una coscienza segreta
con cui fa il pranzo di Natale
sarà questione di ventilazione
o di sapere che cos'è normale.

Daremo fuoco a queste stanze
molto prima che sia Natale
prima che l'ossigeno che ci danno
cominci a farci male.

Amore mio.

[Ivano Fossati
frammenti da Ventilazione (1984)]