04 dicembre 2008

gli ultimi due giorni di emozione di sentire aperto con tutti i pori di com-patire insieme di mettere le mani nella materia fragile che costituisce l'intimità mi portano qui. qui nel bisogno di scrivere. posso tacere e taccio spesso. molto più spesso di quello che è davvero necessario. la scrittura non mi corrisponde specialmente quando finisce col non essere. quando finisce nel silenzio. quando taccio. ora qui sul divano con un mal di testa e un dolore nella zona cervicale che forse giovanna assolutamente non volendo mi ha provocato un dolore che mi stanca qui prima che la notte assorba ogni cosa ogni pensiero ogni tensione del corpo anche quelle positive buone fruttuose provo a lasciare traccia. un fermo immagine. niente di più. dico tutto e non dico niente. perchè così mi accade in queste pagine bianche sintetiche virtuali e luminose. pubbliche. la penna invece non la uso più. e mi manca. quanto mi manca! come toccare l'anima con lo strumento giusto. mentre qui la tastiera è una rappresentazione teatrale della realtà. una riproduzione non originale.