12 settembre 2006

affranto e compassionevole il buon dio osserva inerte...

...non riesco a lavorare... pomeriggio in solitaria a casa, una catasta di cosine da fare qui di fronte alla mia efficentissima postazione informatica, ma nulla che esca. E' come se l'esser sola non facesse che agevolare questa mia caduta che poi è un volo, una discesa, una possibilità che chiedo a me stassa di concedermi tempo e spazio per vagare...
...e allora vago per la rete... ad ascoltare musica indipendente... a farmi trascinare dal filo resistente delle intercettazioni di linee di collegamento e di connessione tra le situazioni e i luoghi e le persone e i saperi che riguardano la psichiatria e la riabilitazione e i centri diurni eccetera eccetera... filo resistente ma di giorno in giorno più nauseante... più pressante e allo stesso tempo più espulsivo. Il mio compagno di strada e di avventure ora è preso dalla sua attività sociale e politica. E' un momento difficile, di tensione e di nuova proposizione. Io potrei vorrei dovrei esser lì con lui ma neanche questo mi riesce di fare in questo pomeriggio... LA MUSICA MI CULLA... la trovo adatta a questo ORA. Sono entrata in "myspace" e lì basta poco per trovare. 18 e 34. non passa questo peso, questa colpa d'esser qui e non al suo fianco. esser qui non per lavorare ma per vagare, che di lavorare proprio non se ne parla. almeno per ora.
mentre questo sfogo si fa solo sterile elencazione di sensazioni. elenco.
tra pochi mesi si chiuderà questa esperienza al centro diurno di lecce. ne sono sicura, quest'anno me lo sento. quest'anno le nostre convenzioni non verranno rinnovate. non posso che prenderne atto piano piano, lentamente così che tutto questo non mi schiacci. troverò, come ho sempre detto, un altro modo per fare questo lavoro. dopo sei anni di esperienza non sarà che così. e se anche non fosse... ho altre risorse... la grafica... l'editoria... il mondo dei libri...
quanto meno so, da dove si comincia...
non ne morirò.
sulla rete è difficile comprendere il confine tra le buone e le cattive pratiche in psichiatria. tutti bravi o tutti giù per terra è la stessa cosa. non è la stessa cosa sulla pelle dei pazienti impazienti...
stop

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